Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) avrebbe avviato un’indagine contro Terraform Labs e i suoi ex dipendenti per capire cosa abbia portato al collasso del token nativo del progetto – LUNA – e della sua stablecoin algoritmica – UST.
La SEC statunitense ha recentemente accusato l’entità e il suo co-fondatore – Do Kwon – di aver orchestrato una frode massiccia, suggerendo che questo potrebbe essere il fattore principale dietro la catastrofe.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti si unisce al club
Secondo un articolo del Wall Street Journal copertura, l’FBI e il Distretto meridionale di New York hanno iniziato a interrogare gli ex membri di Terraform Labs per indagare sulle ragioni che hanno scatenato il crash di LUNA/UST nel maggio dello scorso anno.
La SEC statunitense depositato contro l’organizzazione e il suo co-creatore – Do Kwon – all’inizio di quest’anno, sostenendo che hanno messo in atto un’enorme truffa offrendo e vendendo titoli non registrati attraverso l’uso di valute digitali. Secondo l’agenzia, lo schema ha provocato gravi perdite finanziarie per gli investitori istituzionali e al dettaglio.
La Commissione ha inoltre accusato Terraform Labs di aver rilasciato false dichiarazioni in merito a una partnership con un’importante applicazione di pagamento mobile coreana. La Commissione ha aggiunto che Kwon avrebbe mirato a prosciugare i fondi dei clienti per poi utilizzarli a fini personali.
Se le indagini avviate dalla SEC e dal DOJ dovessero accertare la colpevolezza dell’entità blockchain e di Do Kwon, ciò potrebbe portare a pene detentive per lo sviluppatore sudcoreano e per alcuni dei suoi ex colleghi.
Il fallimento di Terra è stato uno degli eventi più oscuri della criptovaluta nel 2022. L’UST, che avrebbe dovuto avere una valutazione fissa di 1 dollaro, si è deprezzato rispetto al dollaro ed è precipitato ben al di sotto del suo obiettivo, causando un ciclo di arbitraggio infinito che alla fine ha cancellato il valore dell’UST.
Questo ha iperinflazionato l’offerta della moneta nativa e alla fine entrambi gli asset hanno perso praticamente tutto il loro valore nel giro di pochi giorni. La scomparsa non causò solo perdite finanziarie, ma anche ha portato a suicidi.
Alla ricerca del presunto colpevole
Numerose istituzioni e investitori hanno accusato Do Kwon di avere un ruolo nel crollo, insistendo sul fatto che dovrebbe affrontare la giustizia. Lo sviluppatore 31enne si è dimostrato riluttante a collaborare e si è nascosto in diversi luoghi del mondo, tra cui Dubai, Singapore, Russia e Mauritius.
Fonti più recenti hanno lasciato intendere che potrebbe risiedere attualmente in Serbia. Come CryptoPotato segnalato, una delegazione di autorità sudcoreane è arrivata nella nazione balcanica il mese scorso per cercare Kwon (che è anche ricercato dall’Interpol).
È interessante notare che egli ha giurato di rivelare la sua posizione nel novembre 2022 e ha persino invitato le forze dell’ordine a partecipare all’evento. Kwon non ha ancora fornito i dati promessi e ha mantenuto un basso profilo su Twitter, non pubblicando nulla per diversi mesi.